È un bel borgo, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, conta più di 1700 abitanti e si trova a 226 metri di altitudine. Non è chiara l’origine del nome. Si vocifera che possa derivare dal nome Agoni, una vecchia tribù che si stanziò prima dei romani. Si parla per la prima volta del borgo in un documento datato 970. Tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo, il borgo visse un periodo di relativo splendore, grazie al governo dei Visconti e successivamente dei Borromei.
Poi cominceranno i tempi duri. Con gli spagnoli e dopo gli austriaci, gli abitanti di Vogogna vedranno i sorci verdi. L’arrivo dei Savoia accenderà una luce di riscossa, che poi si dissolverà in un’ombra di delusione. Il centro storico è un salto del medioevo, che vi stupirà per la sua bellezza. Qui trovate lo splendido Palazzo Petrorio, che fu fatto costruire – nella metà del 1300, dal vescovo di Novara Giovanni Visconti. Qui troverete lo straordinario Mascherone celtico in pietra ollare. Sempre in zona, potete ammirare dimore suggestive, che il tempo non è riuscito a rovinare. Il Castello Visconteo, simbolo del borgo, fu fatto costruire nel 1348 per volere del vescovo di Novara Giovanni Visconti. Se il castello è ancora ben tenuto, lo si deve ad un’attenta opera di restauro fatta una trentina di anni fa. Bella anche la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in stile neogotico, detta anche la chiesa nuova, Se potete fate una passeggiate tra i resti antichi della Rocca di Vogogna Nella nostra sosta gastronomica non possono mancare gli gnocchi all’ossolana, i re della cucina locale. Non sono semplici gnocchi, perché sono ottenuti da un impasto di patate lesse passate, zucca e farina di castagne. Da quelle parti si mangiano anche le ofelle, un biscotto molto prelibato che vi farà impazzire di piacere. Fate anche una scorpacciata di salumi e formaggi, del luogo: sono eccezionali. Per raggiungere Vogogna, prendete l’aereo per Milano Malpensa e proseguite con un mezzo privato: un’ora di macchina e siete arrivati a destinazione.