Lollove vi stupirà per la sua bellezza. È una piccola frazione di Nuoro. Conta solo 12 abitanti e si trova a più di 200 metri di altitudine. L’origine del nome non è chiara, esistono varie ipotesi al riguardo. Il nome sardo del borgo è Lollobe e alcuni sospettano derivi da lòbe, che in sardo significava ghianda. Fino al diciannovesimo secolo, il borgo ha avuto un altro nome: loy. L’origine del borgo non è chiara: la fantasia colma i buchi della storia. Secondo alcuni, il borgo è nato prima di Nuoro ed un tempo era molto più sviluppato del capoluogo di provincia. Si dice che la colpa di questo declino sia dovuta a delle suore della chiesa di Santa Maddalena che vollero fare una maledizione ai danni di Lollove: “il borgo non dovrà né crescere né morire”. Le suore vollero vendicarsi, perché erano state cacciate dal borgo con l’accusa di aver amoreggiato con dei pastori. Io alle maledizioni non ci credo. Ma se fosse vero, si dovrebbe dire grazie a quelle suore malefiche che ci hanno fatto dono di un luogo sospeso nel tempo del medioevo. Tutto sembra uguale come allora: il mistero aleggia in questi luoghi vuoti che attraggono l’attenzione dei turisti di tutto il mondo. Io, ogni volta, vi consiglio di visitare i borghi per sfuggire della frenesia del vivere quotidiano. Qui, a Lollove, sarete costretti ad estraniarvi dalla vostra solita routine. Vi sarà impossibile connettervi a internet e smanettare con il vostro smartphone o pc portatile: non c’è il segnale per questi marchingegni tecnici.
Lollove ha destato la curiosità dell’eminente emittente inglese BBC, che ha voluto girare un documentario sul borgo e Grazia Deledda, la grande scrittrice insignita del premio nobel, ha ambientato nel borgo, il suo romanzo “La madre”. Qui oltre ad ammirare le case di pietra e i vecchi ruderi, potete visitare la bellissima chiesetta della Santa Maria Maddalena, che diventa protagonista del giorno di festa della santa, che si festeggia il 3 febbraio. Vi consiglio di visitare il borgo a ottobre, quando si tengono gli eventi della manifestazione “Autunno in Barbagia”. Non c’è un piatto tipico che carattarizza Lollove, ma in questa sosta gastronomica potete mangiare un’ottima pietanza gettonata in zona: i mitici macarones cravaos (sono simili ai gnocchetti sardi). Per raggiungere il borgo, prendete l’aereo per Olbia e proseguite affittando un’auto privata.