Egna

Eccovi un’altra bellezza della provincia di Bolzano, considerata il centro principale della Bassa Atesina. Si trova a 214 metri d’altitudine e conta più di 5400 abitanti. L’origine del nome è ignota. Esistono tante leggende al riguardo. Prima leggenda: si deve il nome alla parola latina “aina”, che significa “pietra” o “roccia”. Questa teoria sarebbe supportata dalla presenza di diverse rocce e formazioni rocciose nella zona di Egna. Seconda leggenda: il nome deriva dalla parola germanica “Ecke”, che significa “angolo” o “spigolo”. Questa teoria sarebbe supportata dalla posizione geografica di Egna, che si trova in una zona dove l’Adige forma un angolo. Supposizioni fantasiose, dicerie, da non prendere sul serio. La realtà, purtroppo, non la conosciamo. Egna è un bellissimo borgo antico, che risale al periodo dell’alto medioevo, quando il vescovo Corrado di Trento lo fondò come centro di commercio.

Da allora, il borgo è cresciuto e si è sviluppato grazie alla presenza di numerosi monasteri e conventi, che hanno reso il paese un importante centro religioso. Nel tredicesimo secolo, una famosa famiglia, gli Ezzelini, si associò al borgo grazie al matrimonio tra la figlia di Ecelino II il Monaco, Sofia degli Ezzelini, e il nobile Enrico III da Egna. Nel corso dei secoli, il potere territoriale passò ai conti del Tirolo, che facevano di Egna una delle loro basi nella val d’Adige. Bellezze da vedere, nel borgo, ce ne sono a iosa. Innanzitutto non potete non fare una capatina al museo di cultura popolare, che si trova nel Passaggio Meister Konrad. È un vera e propria serie di memorabilia che raccontano il borgo dal 1800 fino al secondo dopoguerra. Molto bella la chiesa di San Nicolò vescovo, qui troverete tre splendidi dipinti del pittore fiemmese Orazio Giovannelli. Nella nostra sosta gastronomica, c’è spazio per tutto ciò che rappresenta il classico cibo tirolese (Strudel, Krapfen, eccetera). Egna fa la differenza con il vino: qui si produce uno splendido Blauburgunder Pinot Nero, che dovete assolutamente assaggiare. Questo vino viene celebrato a maggio nelle giornate altoatesine del Pinot Nero. Per raggiungere il borgo, vi consiglio di prendere il treno per Bolzano.