Vi parlo di Offagna, che si trova in provincia di Ancona, a 300 metri di altitudine e conta poco meno di 2000 abitanti. L’origine del nome di Offagna non è chiara. Sulla questione circolano varie ipotesi, ma poco attendibili. Prime tracce di storia di Offagna si trovano nel Codice Bavaro, dove sono presenti quasi duecento annotazioni riguardanti le concessioni immobiliari ed i negozi giuridici stipulati dalla chiesa di Ravenna, nel periodo che va dall’ottavo al decimo secolo. Non è nulla di emozionante, solo contabilità: però questi papiri sono i primi a certificare la presenza di questo borgo nel mondo. Di Offagna si sa che fece parte prima della repubblica anconitana e poi dello stato pontificio fino all’unità d’Italia. È un posto magico che vi farà rivivere la bellezza dell’architettura e dell’arte medievale. Il biglietto da visita che rende inconfondibile il borgo è la suggestiva Rocca. È il principale monumento cittadino, costruito tra il 1454 e 1456. All’interno della Rocca c’è un bel museo di armi antiche. Visitatelo e
avrete la possibilità di vedere tutti i tipi di armi: dalla preistoria fino
all’epoca napoleonica. Un’altro bel museo da visitare è dedicato alla Liberazione: propone una fototeca con le immagini della seconda guerra mondiale, dei documenti militari e di alcune armi usate in quel tempo oscuro. La chiesa più bella di Offagna è dedicata al santissimo sacramento. Fu uno dei lavori più importanti dell’architetto Andrea Vici, famoso per aver disegnato la reggia di Caserta.
Anche la consueta sosta gastronomica propone prelibatezze irrinunciabili. Molto gustose sono le “foie de campo”, un mix di erbe selvatiche che vengono bollite, passate in padella con sale, aglio e rosmarino. Se volete potete usarle per condire le crescia, ovvero un panino sottile preparato con farina, lardo e strutto, cotto alla brace.
Per raggiungere facilmente Offagna, vi consiglio di usare l’auto: prendete l’autostrada A14, poi l’uscita del casello autostradale di Ancona Sud, e vi affidate alle indicazioni.