È un bel borgo in provincia di Pescara. Si trova a 613 metri di altitudine e conta quasi duemila abitanti. Il borgo fa parte del Parco nazionale della Majella. L’origine del nome? Secondo alcuni deriva dal monaco Caro, che fece parte della stirpe di Carlo Magno. Altri sostengono che il nome derivi da “Arimannia” (ossia harimann, insediamento) di origine longobarda. Pare che la fondazione di Caramanico sia avvenuta nel 601 ad opera del duca longobardo Teodolapio. Nel quindicesimo secolo il borgo visse un periodo di prosperità economica, grazie alla lavorazione della seta che ne fece uno dei centri principali della produzione nel regno delle due Sicilie. Nel 1706, un terremoto distrusse buona parte del borgo. Caramanico è nota per lo stabilimento termale (temporaneamente chiuso), che attira turisti da tutta Italia (soprattutto dal Meridione). I turisti, tuttavia, non vanno a Caramanico unicamente per le cure termali ma per vivere momenti di piacevole relax a contatto con la natura. Per apprezzare al meglio le bellezze di Caramanico, è vietato l’uso dell’auto: spostatevi a piedi, sennò perdete la meraviglia delle viuzze del paese. Vi suggerisco di visitare la chiesa di San Nicola. All’interno troverete una stupenda icona del periodo bizantino che raffigura la Madonna del Carmine.
Obbligatoria una visita alla chiesa di San Lorenzo dei cappuccini. Se avete figli, o nipoti, portateli al Parco del pisciariello: all’interno troveranno il divertente parco avventura Majagreen, che dispone di un parco giochi, area pic-nic e interessanti percorsi acrobatici sugli alberi. Consigliate, per chi ama fare trekking, varie escursioni nella valle. Nella consueta sosta gastronomica, vi consiglio di provare il pregiato miele millefiori di Caramanico. Molto buona è la birra artigianale realizzata con il grano solina, prodotto a Caramanico. Per raggiungere Caramanico, vi consiglio di usare l’auto: prendere l’autostrada A14, uscita per Pescara e poi l’A25, uscita per Alanno-Scafa e seguite le indicazioni.