Vi parlo di Fontecchio, un piccolo borgo molto grazioso. Si trova a 668 metri d’altitudine e conta meno di 350 abitanti. L’origine del nome è ignota. Così come non è chiara la nascita del borgo, alcuni sostengono che i primi insediamenti ci siano stati durante le invasioni barbariche, quando pastori e contadini decisero di rifugiarsi in zone più isolate per evitare gli invasori. Una cosa è certa, Fontecchio diventa centrale nelle vicende che compongono la storia che studiamo sui libri, nel quindicesimo secolo. In quel periodo, nel 1424, Fontecchio riuscì a tenere testa alle mire del perfido Braccio da Montone, che voleva fare razzia. Non fu l’unica insidia: nel 1648, Il borgo dovette subire gli attacchi delle truppe spagnole. Pure quella volta andò bene. Fontecchio è uno dei borghi medievali più belli d’Abruzzo. Passeggiando nel centro storico, troverete tutte le caratteristiche tipiche dei castelli medievali: dalle porte d’accesso agli archi in pietra levigata. Date un’occhiata alla Torre dell’orologio. Costruita nel quindicesimo secolo, possiede un orologio antico, che conta sei ore. All’interno della torre, trovate lo spazio della memoria: è una suggestiva mostra fotografica che racconta la tragedia del terremoto dell’Aquila avvenuto nel 2009.
Una visita alla seducente Piazza del popolo: vi imbatterete in un magnifico forno del quindicesimo secolo e nelle vecchie botteghe medievali. E vedrete la meravigliosa fontana trecentesca, di scuola viterbese. Meraviglioso il convento di San Francesco D’Assisi, con le pareti impreziosite dagli affreschi medievali. Quando andare a Fontecchio? Vi consiglio agosto: nella seconda domenica, il paese festeggia San Biagio, il santo patrono. Nella consueta sosta gastronomica, vi consiglio un bel piatto di pasta fresca, sagne e patate. Se preferite raggiungere Fontecchio in tranquillità, prendete il treno. Con un’avvertenza: pochi treni si fermano al borgo e se non scegliete quello giusto, vi dovrete, un po’ faticosamente, arrangiare.