È un borgo in provincia di Padova. Si trova a 16 metri sul livello del mare, quasi novemila abitanti. Il nome deriva dal latino Motta Aeniana. Motta sta per piccola altura, mentre aeniana si riferisce ad una stazione di posta dell’età imperiale. Tra il secondo e il quarto secolo il borgo era un vicus, un centro abitato lussureggiante. Nell’anno mille, Montagnana diventa sede della corte del casato degli Obertenghi di Toscana. Nel 1242 Ezzelino III da Romano, vicario dell’Imperatore Federico II di Svevia conquistò e poi incendiò il borgo. Dopo la cacciata dell’invasore, i cittadini ricostruirono il borgo da cima a fondo. Nel 1405, il borgo fece parte della repubblica di Venezia e visse un periodo fiorente dal punto di vista economico e culturale. In quel periodo andava forte la coltivazione della canapa. Montagnana è nota per essere la città murata. L’edificio più suggestivo del borgo è Il castello di San Zeno, forse il più antico del borgo: esisteva già nell’anno mille. Il Mastio, ossia la torre quadrata, risale al 1242 per volontà di Ezzelino III. Vi consiglio, se non soffrite di vertigine, di salire fino al Mastio per ammirare lo splendido paesaggio del borgo. All’interno del castello potete trovare il museo civico, la biblioteca comunale, e l’archivio storico del comune. Molto bello è il duomo, nella piazza principale: affascinante per il suo stile tardo gotico.
Qui potete vedere alcune opere di pittori straordinari come il Veronese e Giorgione. Uno sguardo lo merita il Monte di Pietà, che si trova davanti al Duomo: fu la prima banca del borgo e una delle prime in Italia. Sempre in piazza, trovate la splendida statua di re Vittorio Emanuele II, che dà le spalle al Duomo. Nell’abituale sosta gastronomica potete provare il mitico “schissotto”, una focaccia senza lievito da condire con il prosciutto crudo di Montagnana, che il borgo celebra con una festa a maggio. Per raggiungere Montagnana, usate l’auto: prendete l’autostrada A13, uscita per Monselice e seguite le indicazioni.