Otranto, punta di diamante del barocco salentino, un luogo dove la storia millenaria si intreccia con la bellezza del paesaggio. Con circa 5600 abitanti e situata a 43 metri sopra il livello del mare, è il punto più orientale d’Italia, un crocevia di culture e un ponte tra il passato e il presente. Il nome di Otranto deriva dal greco Ὑδροῦς (Hydròs), che significa “acqua”. In epoca romana, divenne Hydruntum, legato al vicino torrente Hydrus. Altri documenti lo riportano come Odruntum, un nome che si collega alla parola messapica Odra, che significa anch’essa “acqua”. Con il passare del tempo, il nome si è trasformato in Hudrentum, una forma che ha influenzato la lingua salentina e grica, fino a diventare Otranto nell’italiano moderno. La sua storia è affascinante: nel IV secolo, dopo la divisione dell’Impero Romano, Otranto divenne un importante centro bizantino, punto di riferimento per gran parte della Puglia. Nel IX secolo la città subì numerose incursioni turche, ma l’episodio più drammatico si verificò nel 1480, quando l’esercito ottomano invase la città, distrusse le mura e uccise 800 abitanti che si rifiutarono di convertirsi all’Islam. L’invasione degli ottomani fu raccontata nel film Otranto 1480 di Adriano Barbano. I teschi dei martiri sono oggi custoditi nella Cattedrale di Otranto, come memoria di un sacrificio che ha segnato la storia della città. La Cattedrale è famosa per il suo pavimento a mosaico, che è uno dei più grandi e straordinari d’Europa. Realizzato tra il 1163 e il 1165, il mosaico rappresenta scene bibliche e mitologiche ed è un capolavoro dell’arte medievale. Da non perdere, La torre del serpe: si trova lungo le mura di Otranto e offre una vista panoramica sulla città e sul mare. È meno visitata rispetto ad altre attrazioni, ma il suo fascino storico e la tranquillità che la circonda la rendono un bel punto da scoprire.
Ma Otranto non è solo storia: la sua bellezza naturale è mozzafiato. La Baia di Orte, con la sua spiaggia incantevole, e il Porto Badisco, legato alla leggenda dello sbarco di Enea nel Salento, sono luoghi ideali per chi cerca relax e panorami spettacolari. La città è anche un centro culturale vivace, con eventi che animano il suo centro storico. Da anni si tiene a luglio, un rinomato festival di musica jazz che riunisce il meglio delle energie che rendono nobile il genere. La cucina di Otranto è un viaggio nei sapori autentici del Salento. Le orecchiette con sugo o condite con ricotta forte, il pesce fresco preparato con semplicità – lu purpu alla pignata è un must – e le cozze che arricchiscono piatti di spaghetti, raccontano la tradizione gastronomica salentina. Arrivare a Otranto è facile: la città è ben collegata con Lecce, da cui si può percorrere la suggestiva strada litoranea o optare per la via più veloce che porta a Santa Maria di Leuca. In treno, le Ferrovie Sud Est collegano Lecce a Otranto, mentre l’aeroporto di Brindisi Casale è il punto di arrivo per chi arriva in aereo.