Bitonto

E stavolta è il turno di uno dei cuori della Puglia, tra i simboli della baresitàBitonto, adagiata a 118 metri sul livello del mare, è un’elegante cittadina pugliese di circa 50mila abitanti, custode di un passato intriso di storia e cultura. Celebre per la sua antica tradizione agricola, che trova nell’olio d’oliva il suo prodotto più prezioso, il suo nome, “Butuntum”, riecheggia radici messapiche e suggerisce immagini di terra fertile e pascoli rigogliosi. La sua storia, profonda e stratificata, risale all’epoca dei Peucezi, un’antica popolazione preromana. Divenuta poi un importante centro romano, Bitonto fu plasmata nel corso dei secoli da influenze normanne, sveve e angioine, che ne hanno forgiato il profilo architettonico e culturale. Tra i momenti cruciali della sua storia, la battaglia di Bitonto del 1734 risuona come un’eco del cambiamento politico: fu qui che il destino del Regno di Napoli si inclinò definitivamente verso i Borbone, ponendo fine al dominio austriaco. Camminare nel cuore antico di Bitonto è un’esperienza che trasporta in un tempo remoto. Le stradine di pietra, gli archi che sussurrano storie dimenticate, e gli austeri palazzi nobiliari compongono un mosaico urbano di rara bellezza. Al centro, quasi un faro spirituale e artistico, si erge la Cattedrale di San Valentino, gioiello del romanico pugliese, i cui dettagli architettonici raccontano di mani abili e cuori devoti. Poco distante, il Torrione Angioino si alza come un monito di un passato difensivo, mentre la Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna ospita opere d’arte che invitano alla riflessione e alla meraviglia. Talvolta in Galleria si tengono concerti di musica classica o momenti culturali di valore.

Il richiamo di Bitonto è forte in ogni stagione, ma è nella luce mite della primavera e dell’autunno che il suo paesaggio e la sua anima risplendono con particolare intensità. I colori delle campagne e il profumo delle fioriture sembrano dialogare con le antiche pietre della città, in un’armonia che cattura i sensi. L’estate, con le sue manifestazioni culturali e le sagre, offre invece un’energia diversa, una celebrazione collettiva della vita e della tradizione. La nostra consueta sosta gastronomica è un’ideale viaggio nella valle del gusto. L’olio extravergine d’oliva, autentico nettare dorato, domina una cucina che è insieme umile e sontuosa. Le orecchiette con cime di rapa, il calzone di cipolla e le “cartellate” immerse nel vincotto non sono solo piatti tipici della zona, ma racconti di un popolo legato alla terra e al ritmo delle stagioni. Il vino locale, robusto e avvolgente, accompagna ogni boccone come un fedele compagno di viaggio. Ed è proprio il vino diventare oggetto d’ossequio, naturale protagonista indiscusso di una rassegna che prende il via in autunno: In VINO VeritARS – Un viaggio fra storie e degustazioni, che unisce arte e vino in quattro appuntamenti mensili. Bitonto è facilmente raggiungibile: dista pochi chilometri da Bari ed è servita da una rete di collegamenti efficienti. L’aeroporto Karol Wojtyła (Bari-Palese), situato nelle vicinanze, la rende accessibile anche da lontano.