Nel cuore verde dell’Umbria, tra montagne e natura incontaminata, Acquasparta è un piccolo borgo che conserva un fascino tutto particolare. Con meno di cinquemila abitanti e una posizione tranquilla a 350 metri sul livello del mare, è il posto ideale per chi cerca pace e bellezza. Il nome deriva dal latino “ad acquas partas” (acque sparse) e indica la ricchezza d’acqua del borgo, tra le sorgenti dell’Amerino e di Furapane in prossimità delle fonti di Sangemini e di Fabia. Acquasparta ha una storia lunga e affascinante. Non ci sono certezze su un insediamento precedente al X secolo, ma si pensa che fosse un piccolo villaggio lungo la Via Flaminia. Nel 962, l’Imperatore Ottone I concesse il borgo al conte Arnolfo, che costruì le abbazie di Santa Barbara e San Nicolò, intorno alle quali nacque il primo insediamento. Nei secoli successivi, Acquasparta passò sotto il controllo della Chiesa, poi dei Bentivenga e, nel 1489, fu dichiarata “terra franca” dal Papa. Tra il 1500 e il 1600, la famiglia Cesi prese il controllo, portando Acquasparta a un grande splendore, anche grazie alla fondazione dell’Accademia dei Lincei da parte di Federico Cesi. Nel corso del tempo, il borgo ha visto alti e bassi, con invasioni, terremoti e l’influenza della Francia, fino a diventare parte del Regno d’Italia nel 1861. Tra i luoghi da vedere c’è il Palazzo Cesi, una residenza del 1500 voluta dal Cardinale Cesi. Il palazzo ha un portico con una scala che un tempo era decorata con statue e figure mitologiche. E se guardate bene, troverete anche lo stemma della famiglia Cesi, che raffigura una lince con una corona di alloro. Questo simbolo è legato all’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, che ha visto anche Galileo Galilei tra i suoi membri. Da non perdere anche la Chiesa del Crocefisso, che risale al 1600, e la Chiesa di San Francesco, costruita nel 1294 fuori dalle mura del paese. Se amate camminare, una passeggiata sui monti Martani è d’obbligo: il panorama è spettacolare. E se cercate un po’ di relax, le Terme di Amerino (o Terme di San Francesco, perché si dice che il santo le abbia benedette) sono perfette per una pausa rigenerante.
Acquasparta è anche conosciuta per i suoi eventi. A gennaio e febbraio, c’è il Carnevale dei Bambini, con carri allegorici e tanto divertimento. Poi c’è la Festa del Rinascimento a giugno, con un corteo di figuranti in costumi del Seicento che trasforma il borgo in un tuffo nel passato. Da non perdere, la celeberrima Festa del Vino Novello, con degustazioni di castagne, e il tradizionale Presepe Vivente a Natale. E ovviamente, non potete fare delle lunghe passeggiate a stomaco vuoto. Qui dovete assolutamente provare i picchiarelli, una pasta fatta a mano da condire con sugo piccante, e la pizza al testo, una sorta di torta salata con verdura, salsiccia o prosciutto, cotta su una piastra di ghisa. Per accompagnare, l’acqua minerale dell’Amerino, famosa per le sue proprietà benefiche, in particolare contro calcolosi e gotta. Come raggiungere il borgo? Se arrivate dal Nord, prendete un treno per Roma e da lì fate un cambio per Terni. Da Terni, sono circa 20 km, facilmente percorribili in auto o con un autobus. Se venite dal Sud, potete volare su Roma e poi prendere un treno o un autobus per Terni. Se viaggiate in auto, prendete l’A1, uscite a Orte e seguite le indicazioni per Acquasparta.