Lio Piccolo, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, si trova nella quiete della laguna veneta a un’altitudine di appena 1 metro sul livello del mare, popolato da circa 22 abitanti. Il nome “Lio Piccolo” deriva dal veneziano “lio,” che significa “lido” o “piccola isola,” evocando la natura frammentata e delicata di questo angolo lagunare. L’aggettivo “piccolo” sottolinea la dimensione contenuta del borgo, ma anche il suo isolamento poetico, celato tra le barene e i canali che si dissolvono all’orizzonte. Le radici di Lio Piccolo affondano nell’epoca romana, quando l’area fungeva da importante punto di transito per i commerci lagunari. Durante il Medioevo, il borgo si trasformò in un insediamento rurale, dove pescatori e contadini trovavano rifugio e sostentamento, sfruttando le risorse uniche del territorio: valli da pesca, saline e terre coltivabili. Tra i suoi simboli più significativi si erge la Chiesa di Santa Maria della Neve, un edificio del XVII secolo che, con la sua sobria eleganza e il campanile che svetta nel panorama piatto della laguna, incarna la spiritualità discreta di questo luogo. Lio Piccolo è un vero scrigno di scorci e paesaggi mozzafiato. I campi coltivati, le saline e le valli da pesca disegnano una geometria naturale che si perde nell’orizzonte, in un continuo dialogo tra terra e acqua.
Questo borgo è anche un paradiso per gli amanti del birdwatching, popolato da fenicotteri rosa e altre specie avicole che abitano le acque salmastre. Una passeggiata tra i sentieri che attraversano le barene permette di immergersi in un’esperienza che unisce contemplazione e meraviglia, dove il tempo sembra dilatarsi in sintonia con il ritmo della natura. La tradizione gastronomica di Lio Piccolo è strettamente legata alla laguna e ai suoi ritmi millenari. Avanti tutta con le sarde in saor, un’autentica celebrazione dei sapori veneti, con pesce fresco marinato in cipolle caramellate e aceto. Non mancano i crostacei e i frutti di mare, spesso serviti con semplicità per esaltarne la freschezza. Durante la stagione, è possibile degustare anche ortaggi locali, come il carciofo violetto, coltivato nelle terre fertili che circondano il borgo. La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Lio Piccolo. In questi periodi, la laguna si accende di luci morbide e riflessi dorati, creando un’atmosfera che invita alla riflessione e alla scoperta. Durante l’autunno, la natura si tinge di tonalità calde, offrendo uno spettacolo visivo che rende il borgo ancora più affascinante. Per raggiungere Lio Piccolo, il punto di partenza ideale è Treporti, facilmente accessibile da Venezia. Da qui, si percorre una strada panoramica che attraversa orti, valli da pesca e saline, regalando scorci pittoreschi lungo il tragitto. Chi proviene dal Nord Italia può prendere l’autostrada A4 fino a Venezia, per poi continuare in direzione di Cavallino-Treporti. Chi arriva dal Sud, invece, può prendere l’A1 e proseguire verso la A13, uscendo a Mestre per poi proseguire in direzione Treporti. Una volta a Treporti, la bicicletta è il mezzo ideale per esplorare i dintorni, ma una barca offre un accesso unico e suggestivo, permettendo di avvicinarsi al borgo dal lato più autentico: quello della laguna.