Chi lo dice che la poesia si trova solo nei versi immortali dei grandi letterati? Talvolta si trova il più autentico splendore nella natura. Non ci credete? Fate una capatina a San Marco d’Alunzio, arroccato sulla sommità del Monte Castro a circa 546 metri sul livello del mare, è un borgo che conserva intatta l’autenticità della Sicilia più profonda. Conta meno di 1800 abitanti. Il piccolo paese sembra sfuggire al tempo, mantenendo un legame indissolubile con le sue origini antiche. Fondato nel IV secolo a.C. con il nome di Alontion, ha attraversato epoche e dominazioni: dai Greci ai Romani, che lo chiamarono Haluntium, fino ai Normanni, che nel 1061 costruirono il primo castello normanno della Sicilia, da cui si domina un panorama che si estende dal mare alle Isole Eolie. La sua attuale denominazione, San Marco d’Alunzio, fu sancita nel 1867. Ogni angolo del borgo parla di una storia secolare: il Tempio di Ercole, risalente al IV secolo a.C., eretto dai Greci e poi trasformato in chiesa cristiana, è una testimonianza della fusione tra il mondo classico e quello cristiano. Il Castello Normanno, che si erge imponente sulla cima del monte Rotondo, è il simbolo di un passato di difesa e dominio. La Chiesa di San Nicola, con i suoi tre portali marmorei e il rosone che cattura la luce, è una delle meraviglie artistiche del borgo. San Marco d’Alunzio è anche custode di preziosi musei, come il Museo Bizantino-Normanno e il Museo di Arte Sacra, che conservano reperti di valore inestimabile, testimoniando l’intreccio di culture che hanno attraversato il borgo.
Le tradizioni locali sono vive e si esprimono attraverso eventi come la Festa del Crocifisso di Aracoeli, che si celebra l’ultimo venerdì di marzo. In questa occasione, i “babbaluti”, figure incappucciate, sfilano in processione, incarnando una spiritualità antica e misteriosa. La Festa dei Santi Patroni, che si svolge dal 30 luglio al 2 agosto, trasforma le vie del borgo in un cammino di luce e fede, con la processione di San Basilio illuminata dalle torce. La cucina di San Marco d’Alunzio è semplice ma ricca di sapori autentici: i maccheroni al tegamino, cotti al forno con mozzarella, le lattupitte, frittelle di pasta di pane, e i dolci tipici come i cannoli e la pignolata, sono il trionfo della tradizione siciliana. Raggiungere San Marco d’Alunzio è un’esperienza che già prepara alla scoperta di questo luogo senza tempo: a circa 87 km da Messina e 135 km da Palermo, il borgo è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A20 Messina-Palermo, con uscita a Rocca di Capri Leone, da cui si prosegue per una decina di chilometri tra colline e vallate che sembrano preparare lo spirito alla meraviglia.