Acerenza, silenzioso scrigno di storia, si erge maestosa a 833 metri sopra il livello del mare, nel cuore della Basilicata. Con una popolazione che si aggira intorno ai 2.000 abitanti, questo borgo di montagna racconta storie che si intrecciano nei secoli, rispecchiando la natura complessa e stratificata di un territorio che ha visto diverse civiltà alternarsi sulla sua terra. Il nome “Acerenza” sembra derivare dal latino “Acheruntia”, in riferimento al mitico fiume Acheronte, simbolo dell’accesso agli Inferi. In alternativa, potrebbe essere collegato alla parola greca “acheron”, che significa “luogo elevato”, in quanto il borgo sorge su una collina che offre panorami mozzafiato sulla valle sottostante. Le origini di Acerenza risalgono a tempi lontani, probabilmente all’epoca pre-romana, quando era abitata dai Lucani e dagli Osci, popolazioni che riconoscevano l’importanza strategica della posizione collinare. Con l’arrivo dei Romani, Acerenza divenne una città fortificata, utile per il controllo del territorio circostante. Ma è nel Medioevo che il borgo raggiunse il massimo splendore, diventando sede arcivescovile. La sua Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio, costruita nel XI secolo, è uno degli edifici più rappresentativi della Basilicata. Con la sua struttura romanica, imponente e suggestiva, custodisce opere d’arte che raccontano la spiritualità e l’identità della comunità lucana.
Il periodo migliore per visitare Acerenza è senza dubbio durante le sue principali festività, che vivacizzano il borgo e offrono un’immersione nelle tradizioni locali. La festa di San Canio, celebrata il 25 maggio e ripresa l’1 settembre, è un momento di intensa spiritualità, con processioni religiose e folklore che animano il borgo. L’evento è anche un’occasione per assaporare i piatti tipici, frutto della tradizione culinaria locale. Un altro evento interessante è il “Natale Acheruntino”, che trasforma il paese con mercatini, presepi viventi e scenografie natalizie, creando un’atmosfera che coinvolge grandi e piccini. La cucina di Acerenza racconta l’anima di questa terra antica, e tra i piatti più tipici spiccano i “maccaroun a desch’t”, maccheroni di pasta fresca preparati a mano, modellati con le dita secondo una tradizione secolare, e i “z’zridd”, una pasta casereccia con fagioli e lenticchie che rispecchia il gusto semplice e genuino di questa regione. Non mancano i piatti tipici regionali come il “baccalà alla lucana” e salsicce locali, accompagnati da formaggi tipici e dolci tradizionali come la ciambotta lucana. Arrivare ad Acerenza richiede un po’ di pazienza, ma la bellezza del paesaggio ripaga ogni chilometro percorso. Il borgo si trova a circa 40 chilometri da Potenza, facilmente raggiungibile in auto attraverso la strada statale SS658. Le strade che conducono ad Acerenza sono strette e tortuose, ma offrono scorci panoramici che fanno da preludio alla meraviglia del borgo. Chi arriva in treno può prendere il collegamento fino a Potenza e proseguire con autobus locali.