Castelrotto

Castelrotto non è solo un borgo: è un microcosmo in cui storia, cultura e natura convergono per creare un’esperienza che trascende la mera esperienza turistica. Conta circa 6.800 abitanti e si trova a 1.060 metri di altitudine. Incastonato tra le maestose Dolomiti, si presenta come un santuario della tradizione altoatesina, un luogo in cui ogni pietra, ogni sentiero, ogni edificio racconta una storia che si è evoluta attraverso i secoli. Il nome pare derivi dal latino “Castrum Ruptum” (castello distrutto) e suggerisce l’esistenza di un’antica fortificazione andata in rovina. Il nome non è solo una curiosità etimologica ma un simbolo della resistenza del borgo, che ha saputo trasformare le cicatrici del passato in un’eredità culturale vivente. Castelrotto vanta una storia importante. Durante il Medioevo, il borgo era un centro vitale per il commercio e le comunicazioni nella regione. Passeggiando per il centro storico, si possono ammirare edifici in stile alpino, affreschi colorati e il maestoso campanile della chiesa parrocchiale, uno dei più alti dell’Alto Adige. Il centro storico è un gioiello con le sue case decorate, le strade acciottolate e il maestoso campanile della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che con i suoi 82 metri di altezza domina il panorama. Passeggiando tra le vie, si possono scoprire botteghe artigianali e piccoli caffè che raccontano lo spirito autentico del luogo. Non lontano dal centro, una visita al Museo dei Kastelruther Spatzen permette di conoscere la storia del celebre gruppo musicale locale che ha reso famosa Castelrotto in tutta Europa. Questo piccolo museo è un omaggio alla tradizione musicale tirolese, che qui è particolarmente viva.

Vi piace la natura? L’Alpe di Siusi è una tappa obbligata. Si tratta di uno degli altipiani più belli d’Europa, con paesaggi mozzafiato e percorsi ideali per escursioni, mountain bike o semplici passeggiate. In inverno, l’area si trasforma in un paradiso per gli sport invernali, con piste per sciatori e slittinisti. Non mancano i punti di interesse storico, come le rovine di Castelvecchio, una testimonianza del passato medievale della regione. Infine, vale la pena visitare la piccola frazione di San Valentino, con la sua pittoresca chiesetta immersa in un panorama alpino da cartolina. Ogni momento è buono per visitare il borgo. Se vi piacciono le tradizioni, allora fate una capatina durante il “Matrimonio Contadino”, è una rievocazione storica che si tiene ogni due anni a gennaio: i partecipanti indossano costumi tradizionali e celebrano le antiche usanze nuziali. In estate, il borgo ospita mercatini delle pulci e delle antichità, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’artigianato locale. La consueta sosta gastronomica offre tutto il meglio dell’arte culinaria del luogo: i canederli, gli Schlutzkrapfen (ravioli tirolesi), lo speck, i formaggi di malga e il celebre strudel di mele. Raggiungere Castelrotto è semplice sia in auto che con i mezzi pubblici. In automobile, dall’autostrada A22, si consiglia l’uscita Bolzano Nord, proseguendo poi in direzione Prato Isarco, Fiè, Siusi e infine Castelrotto. Per chi viaggia in treno, le stazioni più vicine sono Bressanone e Bolzano, collegate al borgo da un efficiente servizio di autobus di linea. Perché visitare il borgo? Castelrotto è un luogo che non si lascia consumare, che ti chiede di fermarti, di ascoltare. Non è una destinazione da collezionare nel taccuino della memoria, è un’esperienza da vivere per tornare alle radici della vita non ancora consumata dalla frenesia del quotidiano.