Gromo

La Lombardia stupisce sempre con i suoi meravigliosi paesaggi montanari. Gromo è un altro affascinante borgo situato nella provincia di Bergamo a un’altitudine di 676 metri. Questo incantevole luogo è abitato da circa 1.160 persone e racconta la sua storia attraverso il significato del suo nome, che deriva da “groeumm”, ossia “grumo di roccia”. Un nome derivato dal destino di una terra dominata dalla roccia. La storia di Gromo affonda le radici nei mitici tempi degli antichi romani, quando la zona era utilizzata per la damnatio ad metalla. Cosa significa? I romani quando volevano punire i prigionieri li mandavano a lavorare nelle miniere dell’alta Val Seriana. Il periodo ha lasciato tracce di presenza umana e di attività minerarie nella regione. In seguito, nel 774, Carlo Magno donò il territorio dell’Alta Val Seriana ai monasteri di San Martino di Tours e Saint Denis De Paris, ma nel 1026 l’Episcopato di Bergamo riconquistò la zona in cambio di altre proprietà, dando inizio a dispute tra il potere laico e quello ecclesiastico. Gromo è diventato un comune autonomo nel XIII secolo e ha redatto il suo primo statuto nel 1238. Nel corso della storia, il borgo ha attraversato periodi di conflitto tra le famiglie locali e l’autorità ecclesiastica, ma alla fine ha ottenuto il riconoscimento come borgo di Bergamo grazie a Napoleone Della Torre.

Oggi, Gromo è un luogo che conserva l’antico fascino medievale. Il centro storico, con le sue strade lastricate e le case in pietra, offre un’atmosfera suggestiva. Piazza Dante è il cuore del borgo, qui potete ammirare il Palazzo del Comune del 1400, e la fontana del XVI secolo. Il Castello Ginami, costruito nel XIII secolo, domina il paese ed è ora un ristorante con una terrazza panoramica. Le chiese di Gromo sono una testimonianza dell’arte sacra locale (la visita è obbligatoria, per chi ama perdersi nella bellezza). La Chiesa di San Gregorio Magno, con la sua pala d’altare di Enea Salmeggia, e la Chiesa di San Giacomo e San Vincenzo, con affreschi del ‘500, sono luoghi di grande interesse. La “masaia” è la protagonista della consueta sosta gastronomica: è un piatto tipico del venerdì santo simile a una torta preparata con farina gialla, cipolle e fichi secchi. Il momento ideale per visitare Gromo è in estate, quando il borgo in festa aziona la macchina del tempo, con una tradizionale rievocazione degli usi e costumi del medioevo. L’evento offre un momento di gioia con dame e cavalieri, falconieri, arcieri, cibi tipici, musica e uno spettacolo finale con il fuoco. Per raggiungere Gromo, prendete il treno (meglio l’aereo, se abitate in meridione) per Milano e da lì proseguire con un auto a noleggio per circa un’ora e mezza, seguendo la statale SP49 della Valle Seriana Superiore.