Eccomi nel centro nevralgico della Valle Isarco, tutt’intorno potete scorgere montagne e bellezze varie. Sono in provincia di Bolzano in questo bel borgo che si trova a 523 metri d’altitudine e conta più di 5200 abitanti. Chiusa o “Tluses” in ladino o Klauses in tedesco, ognuno la chiami come meglio crede. L’origine del nome non è nota. Sono tante le congetture al riguardo. Per alcuni deriverebbe dal latino “clausa”, ossia “chiusa” o “fortezza”. La posizione strategica del borgo che si trova nel mezzo tra la Val di Funes e la Val Gardena, potrebbe aver portato alla edificazione di una fortificazione che avrebbe dato il là alla futura città doganale. Altri pensano che derivi dalla parola tedesca “schließen”, chiudere. Il borgo è stato un importante centro culturale e commerciale. Per alcuni è la città degli artisti. Durante il Rinascimento, Chiusa fu teatro di una vivace vita artistica e culturale, con la presenza di importanti artisti come Albrecht Dürer, che soggiornò qui durante il suo viaggio in Italia nel 1494. Di quel soggiorno resta lo splendido ritratto “Das große Glück”, che vede Chiusa dominare sullo sfondo.
Il borgo è adatto per un viaggio in famiglia o da solo. Qui si possono ricaricare le batterie, ritornare a nuova vita, rigenerarsi anche spiritualmente. Molto noto è il monastero di Sabiona che sorge sulla città. Qui per oltre 360 anni vi hanno abitato le suore benedettine. Sul finire del 2021, le suore hanno lasciato il monastero tra il dispiacere della comunità. Visitate la chiesa di Sant’Andrea, è un bell’edificio gotico che vi conquisterà per la sua particolarità architettonica. Se avete voglia di fare shopping o di fare qualche regalo ai vostri parenti, andate in piazza Tinne: qui troverete negozi adatti allo scopo. Nel vostro camminare per le vie della città, non scordare di vedere il castello Branzoll: da qui potete ammirare tutta la magnificenza di Chiusa. Ora immagino che abbiate voglia di scegliere Chiusa come meta delle vostre prossime vacanze. La scelta è ottima, tuttavia il meglio viene a settembre con la festa del Törggelen tra cortei e una serie di eventi e concerti di musica popolare. Qui potete mangiare tante cose tipiche, come i canederli e lo speck. Io vi consiglio di provare anche i Schlutzkrapfen, sono dei ravioli a mezzaluna ripieni con ricotta e spinaci. Per raggiungere il borgo, prendete il treno per Brennero.