Tagliacozzo

 width=Ecco un’altra meraviglia con circa 7000 abitanti, a poco più di 700 metri di altitudine. Il nome deriva da due termini latini, Talus e Cotium, e vuol dire “taglio nella roccia”: il borgo infatti si è sviluppato lungo la fenditura che taglia in due il monte Civita. Arriviamo a Tagliacozzo, da nord, prendendo l’autostrada A14, seguendo poi, nella A1, la direzione per Roma, poi per Pescara e finalmente usciamo a Tagliacozzo, continuando sulla statale 5. Da sud: dall’autostrada A14, seguiremo la direzione Pescara, continuando sempre in direzione Roma, prendendo poi l’autostrada 25 e uscendo a Mariano dei Marsi, per proseguire verso Tagliacozzo, sulla statale 5. Come sempre, qualche cenno di storia. Tagliacozzo fu abitato nell’antichità dagli Equi e dai Marsi. Fu teatro della battaglia tra Corradino di Svevia e  width=Carlo I d’Angiò: l’esito fu a favore degli angioini sugli svevi. In seguito, il possesso del feudo passò alla famiglia Orsini, che lo mantenne fino alla metà del quindicesimo secolo. All’inizio del Novecento, Tagliacozzo diventa un importante luogo di villeggiatura, prediletto dai romani facoltosi. Per l’abituale sosta gastronomica, vi consiglio gli gnocchetti con i ceci, l’agnello con cacio e uova, la polenta con salsiccia e spuntature, servite in piatti di legno chiamati le “scifellette”. Monumenti e luoghi di interesse. Il convento e chiostro di San Francesco, la piazza dell’Obelisco, perché intorno ad essa si sviluppa il borgo antico, con palazzi storici e finestre rinascimentali. E ancora il teatro Talia, che ospita rappresentazioni di prosa e musica in inverno e il Festival Internazionale di  width=spettacolo, a luglio e agosto. Per gli amanti della natura, vi propongo la Marsia, ricca di faggeti, ideale per l’escursionismo leggero; e il parco geologico dell’Imele, con l’antico sentiero delle risorgenti del fiume, dove troverete i ruderi di otto antichi mulini ad acqua. Tra gli appuntamenti più importanti, tra luglio e agosto il Festival Internazionale di spettacolo, con danza, prosa, e musica jazz. Nella penultima settimana di agosto, i “Gironi Divini”, dedicati a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia. Dante ricorda la battaglia di Tagliacozzo del 1268 nel ventottesimo canto dell’Inferno. Nel 1972 a Tagliacozzo è stata girata la seconda parte del film di Sergio Martino, “I corpi presentano tracce di violenza carnale”. Qualche anno dopo qui sono state girate le riprese dello sceneggiato televisivo “Così per gioco” e infine, nel 2013, il film di Roberto Ravello, “Ti ricordi di me?”. Il cantautore Leo Sanfelice omaggia Tagliacozzo nel simpatico brano “Voglio fare la modella” (Valentino m’ha mandato a Pachino / in tournée a Tagliacozzo, a Potenza e ad Avellino).