Stilo

 width=In provincia di Reggio, 1500 abitanti, 380 metri sul livello del mare; il suo nome deriva dal greco Stylos, cioè colonna. Consentitemi di inaugurare la rassegna dei meravigliosi borghi italiani con la mia adorata regione d’origine, la Calabria. Stilo! In provincia di Reggio, 1500 abitanti, 380 metri sul livello del mare. Il suo nome deriva dal greco Stylos, cioè colonna, e così era anticamente chiamato l’attiguo monte Consolino. Potete raggiungerlo in treno, scendendo alla stazione di Monasterace-Stilo, a 13 km dal borgo, e proseguire in bus, in auto invece si prende la A3 con uscita a Rosarno o Lamezia Terme. Fu distrutto dai Cartaginesi di Annibale, lo splendore si accese con l’arrivo in massa dei Bizantini, memorabile la resistenza ai Normanni e la fedeltà agli  width=Angioini. Nel 1599 il famoso Tommaso Campanella organizzò la sollevazione contro gli Spagnoli. Nel 1783 Stilo subì un terremoto rovinoso. Nella vostra visita, vi consiglio piatti da buongustai, come la pasta fatta in casa secondo l’uso antico, condita con sughi forti. O il ragù alla carne di capra, con una salsa di melanzane ripiene. Senza dimenticare le olive saporite, i pomodori secchi, i celebri salumi come soppressate e capicolli. Escursioni? Quante ne volete … per gli sportivi alpinismo,deltaplano e parapendio. Aspetti culturali importanti: una visita alla Cattolica, un piccolo edificio religioso che fu un centro  width=importante per gli eremiti. Il Duomo, ricostruito dopo il terremoto; il Castello Normanno anche se ormai ne rimangono soltanto i ruderi. Se andate il 24 giugno, troverete un grande mercato dell’artigianato. Altro appuntamento attrattivo è il Palio, nella prima settimana di agosto: caratterizzato, secondo tradizione popolare, da spettacoli medievali. A Stilo, c’è anche un’azienda di imbottigliamento di acqua minerale, Mangiatorella, con uno stabilimento di 8000 metri quadrati. Numerose le piccole imprese commerciali, la più attiva è un’azienda di autotrasporti. Infine nella squadra di calcio locale, la Stilese, debuttò un centrattacco famoso, Gigi Marulla, calciatore del Genoa e a lungo del Cosenza.