Nusco

 width=In provincia di Avellino vi aspetta Nusco  su un monte tra Montella e Lioni, a 35 chilometri da Salerno, un po’ meno di 5000 abitanti, solo 2000 nel borgo. Un po’ meno di 1000 metri sul livello del mare. Oggi Nusco è famoso perché qui nacque Ciriaco De Mita, leader democristiano negli anni Ottanta e Presidente del Consiglio dei Ministri. Potete arrivarci da Avellino in treno, sulla linea per Rocchetta Sant’Antonio. In aereo, l’aeroporto più vicino è quello di Napoli Capodichino.  Le prime notizie risalgono al 1093, due secoli dopo si rifugia qui Manfredi, futuro re di Sicilia, durante la sua guerra di conquista del Regno di Napoli. Dalla fine del 1600 fino al 1732 vari terremoti devastano l’Irpinia e anche Nusco. Il borgo è stato il feudo di alcune illustri famiglie del Regno di Napoli: i De Tivilla, i De Medania, i D’Aquino, i Gianvilla e gli Imperiale. Vogliamo buttarci subito sulla cucina? Vi consiglio i cicalucculi, ovvero gnocchi fatti in casa e conditi con ragù e formaggio pecorino. O i ravioli conditi con una ricotta locale. Presso gli agricoltori di Nusco potete trovare prelibati legumi: fave, ceci e fagioli.  Cosa vedere? Cosa fare? Imperdibile il Monumento della Santa Croce, all’entrata del  width=paese. Risale al 1619, è realizzato in pietra. Poi il castello di Nusco, longobardo, conserva i resti delle mura e la torre. Qui soggiornò il re Manfredi.Interessante anche la cattedrale, che risale all’11° secolo: di recente alcuni scavi hanno consentito di scoprire antichi affreschi del 1500 e decorazioni del periodo barocco. Il campanile è alto 33 metri come gli anni di Cristo. Potete rilassarvi con passeggiate e escursioni in montagna. Alcuni eventi per organizzare il vostro viaggio: la notte dei Falò, il 17 gennaio: spettacoli folkloristici, musica popolare, gastronomia tipica e ottimi vini locali. Il Venerdì Santo, la via crucis per i vicoli del borgo. Il 28 maggio, la fiera In onore del patrono Sant’Amato. Il primo agosto, la festa dell’Emigrante. Nusco è il terzo tra i comuni più alti in provincia di Avellino, dopo Trevico e Guardia Lombardi. Passeggiando nel centro storico, ad ogni angolo troverete portali in pietra, stemmi nobiliari, balconi in ferro battuto, logge, archi, volte, androni con cisterne, gradinate e vicoli acciottolati.