Eccomi vicino al lago d’Iseo, nell’isola lacustre più grande d’Europa. Voi non potete vederlo: è uno straordinario spettacolo della natura. Millesettecento abitanti, seicento metri sul livello del mare. Si raggiunge in traghetto sia dalla sponda bresciana sia da quella bergamasca. Qui non circolano automobili se non quelle del parroco, del medico e del sindaco: Il transito è permesso solo al servizio pubblico, ai motorini e alle biciclette. A Montisola -si può chiamare anche cosi- sono presenti ville di epoca romana. Nel quinto secolo, la cristianizzazione ad opera del vescovo bresciano San Vigilio. Fino al 1928 Montisola contava due comuni, l’anno seguente ci fu la fusione con una decina di località. Sappiamo che gli ascoltatori tengono molto alle segnalazioni gastronomiche. Oggi vi raccomando la Tinca, pesce di lago, al forno con ripieno di pangrattato, formaggio e spezie. Ma anche le migole, un impasto di salame speziato, luganega e salamino, affiancati da una buona polenta. E ancora “Sua Maestà”, così è chiamato il salame di Montisola, che una volta si produceva in tutte le case, con la partecipazione di ogni componente delle famiglie. Appeso per trenta giorni prima di essere consumato. Non dimenticate di informarvi sulla ricetta! E non dimenticate l’essiccazione e la conservazione del pesce: sardine, cavedani, persici. La preparazione dura alcuni mesi, poi cottura sulla brace per qualche minuto. Presente nel menu di tutti i ristoranti di Montisola. Quanto ai monumenti e ai luoghi di interesse, attraente è la chiesa di San Michele, con antiche viuzze che salgono ripide verso la montagna. Da segnalare anche vari eventi: la festa del salame ad aprile. Il paese di Menzino in Festa nell’ultima settimana di luglio e nella prima di agosto, con serate danzanti. La festa di Santa Croce di Carzano, ogni cinque anni, è conosciuta anche come festa dei fiori. La spettacolare bellezza di duecentomila fiori di carta, preparati rigorosamente a mano dalle signore del posto. Curiosità? Montisola è diventata famosa nel mondo per aver ospitato “Floating Piers”, un’opera d’arte costituita da una serie di passerelle installate sulla sponda bresciana del lago.