Sono nel Comune di Curtatone, Provincia di Mantova. Altitudine di Grazie: 20 metri sul livello del mare. Quasi 15mila abitanti, 500 appena nel borgo. E si trova sul crocevia tra la strada per Cremona e quella per Brescia. Il nome deriva dalla presenza di un luogo di culto chiamato dal 1362 Santa Maria delle Grazie. L’odierno santuario si trova nel punto in cui sorgeva la chiesa medievale di Santa Maria di Reverso. Pillole di storia: nel 1188, l’ingegnere idraulico Alberto Pitentino riceve dal Comune di Mantova l’incarico di regolare le acque intorno alla città. Dalla grande diga che costruisce, si forma un ampio specchio d’acqua, gli odierni tre laghi, che col passar del tempo s’impaluda. I canali, aperti per accedere ai luoghi di pesca e caccia, consentono di raggiungere le aree di coltivazione della canna e del carice, pianta acquatica con foglie lunghe anche un metro. Nel 1399, si costruisce il santuario della Beata Vergine delle Grazie, voluto da Francesco Gonzaga come ex voto per la fine della peste. Nel 1848, il 29 maggio si combatte a Curtatone e Montanara una delle battaglie cruciali della prima guerra d’indipendenza: 20mila austriaci sconfiggono i soldati tosco-napoletani (5mila uomini, compresi i volontari), il cui sacrificio consente tuttavia all’esercito sabaudo di Carlo Alberto di concentrarsi su Goito, da dove le truppe del maresciallo Radetzky sono costrette a ritirarsi. Nel 1991, Papa Giovanni Paolo II visita il santuario. Una visita d’obbligo va dedicata al santuario, sui canneti del fiume Mincio. Varcata la soglia della chiesa, una folla di statue ex-voto sembra protendersi verso lo spettatore dalle nicchie in cui sono collocate. Eventi e manifestazioni: Le grazie di Maggio. Nel mese Mariano spettacoli, degustazioni, arte di strada e un’anteprima dell’esibizione agostana dei Madonnari. A Ferragosto, l’Antica fiera delle Grazie dal 1973 ospita il raduno internazionale dei Madonnari. Per la consueta sosta gastronomica, vi raccomando il luccio in salsa, piatto principe di una cultura legata ai cibi di terra della tradizione contadina e ai cibi d’acqua dolce dei pescatori. Infine una curiosità. Il principe Francesco Gonzaga, come vi ho detto, per far cessare la peste che ammorbava la città, fece voto alla Madonna di costruirle un santuario, inaugurato nel 1406. Un’altra leggenda però narra che la chiesa fu costruita per volere del popolo, che desiderava ringraziare la Madonna di averlo liberato da un coccodrillo, divoratore di uomini, che infestava le paludi del posto. Questo coccodrillo si trova imbalsamato ed esposto nel santuario di Grazie. Ma è improbabile che un coccodrillo abbia potuto sopravvivere nelle paludi mantovane.