È un interessante borgo in provincia di Siena. Si trova a 350 metri di altitudine e conta più di 2500 abitanti. L’origine del nome non è nota. Alcuni pensano che derivi dal termine toscano cetina, che deriva dal latino caedita: “disboscamento”. Altri sostengono che il nome derivi da una pieve paleocristiana. Non è chiara la data di fondazione del borgo, durante l’era della preistoria gli uomini già frequentavano Cetona e il suo circondario. Molto più tardi ci fu l’insediamento degli etruschi. Si inizia a parlare di Cetona in documenti che risalgono al 1200. Nel 1260 Cetona fa parte della repubblica di Orvieto. Più tardi sarà venduta alla Repubblica di Siena e attorno al 1560 il borgo farà parte del granducato di Toscana. Cetona fu ceduta alla famiglia Vitelli per poi tornare al granducato di Toscana, fino a far parte dell’Italia unita.
Il borgo vi conquisterà con le sue “coste”, le caratteristiche strade lastricate di Cetona, e queste suggestive viuzze vi porteranno indietro nel tempo. Date un’occhiata a Piazza Garibaldi: è la piazza principale che vi colpirà per la sua grandezza, paradossale per un piccolo paese: fu una geniale intuizione del Marchese Vitelli, che volle fare un regalo “monumentale” ai suoi cittadini. La piazza è sede dei grandi eventi del borgo. Il più suggestivo, Cetona in fiore, si svolge ad aprile: è una vetrina per i florovivaisti che espongono le loro meraviglie. L’evento dà anche l’opportunità di fare delle visite guidate ai giardini del borgo. E naturalmente degustazioni di leccornìe tipiche del luogo. Da visitare la chiesa di San Michele Arcangelo, qui potrete vedere piccole tracce dell’arte barocca. Molto bella la statua di legno che raffigura la Madonna delle grazie. Se riuscite, fate anche un giretto alla Villa La Vagnola, che fu in passato la dimora del grande stilista Valentino: potete visitarla soltanto in estate e su appuntamento.
Nella nostra pausa gastronomica non può mancare il cuculo, un biscotto anticamente realizzato per i contadini. È un cibo povero fatto di latte, farina, zucchero, ammoniaca per dolci e una scorzetta di limone.
Per raggiungere il borgo prendete il treno per Chiusi-Chianciano Terme e proseguite con i mezzi pubblici.