Atrani

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Eccomi in un bel borgo in provincia di Salerno. Conta 800 abitanti, si trova a 21 metri di altitudine ed è considerato, a causa della sua estensione territoriale il comune più piccolo dell’Italia meridionale e il secondo più piccolo d’Italia (al primo posto c’è Fiera di Primerio). L’origine del nome non è nota e le congetture abbondano. Alcuni sostengono che derivi dall’etrusco “atru”, nero. Altri dal latino “ater”, oscuro. Un’ipotesi non esclude l’altra.
Anche le origini della fondazione del borgo non sono note. Si sa che Atrani, anticamente, era molto più estesa rispetto ad oggi. Ed era vivissimo l’aspetto religioso: nel borgo erano nati più di 300 edifici, in notevole quantità le chiese e le cappelle private. Il 25 novembre del 1343 un maremoto distrusse tutto e 300 anni dopo la peste nuovamente mise in ginocchio il borgo. Non solo. Il 9 settembre 2010 Atrani fu vittima di una violenta alluvione: il fiume Dragone esondò e l’acqua invase la strada principale del borgo. In men che non si dica arrivò la tragedia in paese.

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Atrani oggi è un luogo di pace, che conserva intatta quell’aria di borgo di pescatori: conquista i turisti nemici dei posti dominati dal chiasso. I giovani si ritrovano a far festa nella spiaggia piccola, tutti si ritrovano nella piazza principale. In breve quii si propone un turismo a misura d’uomo, che accoglie e coccola, con semplicità, i visitatori.
Da visitare la Chiesa di Salvatore De’ Brecto. Qui nel decimo secolo, negli anni della repubblica di Amalfi, venivano incoronati i duchi. È stata chiusa per trent’anni e solo negli ultimi tempi riaperta al pubblico: qui potete vedere una bellissima statua che raffigura la madonna con il bambino, un pregevole esempio di arte quattrocentesca attribuito a Pietro Alemanno. Merita una visita anche la mitica grotta di Masaniello.
Ad Atrani si mangia un piatto tipico, il sarchiapone: è una zucca farcita con carne, ricotta e uova. È un piatto gustosissimo che dovete assolutamente assaggiare. Tra l’altro, il nome ricorda un irresistibile sketch di
Walter Chiari.
Per raggiungere il borgo, vi consiglio di prendere il treno per Salerno e proseguire in bus.