Asolo

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Eccoci in provincia di Treviso. Desidero dirvi subito che la storia di questo simpatico paese – diecimila abitanti circa – è inevitabilmente legato alla vita di tre grandi donne della storia. La prima:  Caterina Cornaro, regina tra il 1400 ed il 1500 di Cipro, Armenia e Gerusalemme, che fece di Asolo un piccolo centro artistico. La seconda é Eleonora Duse, la grande attrice di teatro che scelse il borgo come sua ultima dimora. Infine Freya Stark, scrittrice e fotografa inglese: oggi riposa poco lontano dall’attrice italiana. Ma come ci arriviamo, ad Asolo, che si trova a una trentina di chilometri da Treviso? è consigliabile uscire al casellautostradale Treviso nord (A27 Venezia-Belluno) e prendere la strada statale per Montebelluna.

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Vi chiedete da cosa abbia avuto origine il nome? Dobbiamo risalire al primo secolo dopo Cristo, al latino AceAlcuni studiosi vi hanno ravvisato la radice indoeuropea ak, akappa, cioè un luogo aguzzo, in riferimento alla natura collinare del territorio o, più in particolare, al colle su cui sorge la rocca. Sette secoli avanti Cristo Asolo fu cristianizzata e divenne sede di una diocesi. E sul monte Ricco, dove oggi sorge la rocca, sono furono individuati i resti di un edificio di culto. Nel 1815 Asolo diviene austriaca come parte del Regno Lombardo-Veneto. E nel 1866 passa, come tutto il Veneto, al Regno d’Italia. Dopo queste pillole di storia, scommetto che l’aria frizzantina vi avrà fatto venire voglia di un buon pranzetto. E allora eccomi a voi. Un buon primo? Potete scegliere tra bigoli, gnocchi e tagliatelle col condimento che preferite. A seguire carne di anatre e oche, tacchini e conigli, e anche maiali: con la salsa peverada, tratta dalle frattaglie tritate e condite con abbondante pepe. Vi consiglio anche la speciale trippaalla trevigiana”, cotta a lungo in brodo di manzo.