Acquasparta

 width=Eccomi in provincia di Terni: sono nel cuore dell’Umbria tra colline e monti ricchi di vegetazione e di sorgenti di acque salubri e da tavola. Meno di cinquemila abitanti, 350 metri sul livello del mare. Il nome deriva dal latino “ad acquas partas” (acque sparse) e indica la ricchezza d’acqua del borgo, tra le sorgenti dell’Amerino e di Furapane in prossimità delle fonti di Sangemini e di Fabia. Lo raggiungete facilmente in autostrada, da Roma o da Firenze, uscendo a Orte e proseguendo verso Terni. Anche in treno, da Firenze o da Roma, cambio a Orte, da dove esiste un diretto per Acquasparta.  Il borgo nel 962 fu dato in feudo dall’imperatore Ottone I al fedelissimo conte Arnolfo, che si ingegnò a costruire le abbazie di Santa Barbara e di Nicolò.

 width=Sono tanti i monumenti e luoghi di interesse, che dovreste visitare. Prima di tutto il palazzo Cesi, una dimora cinquecentesca voluta dal Cardinale Federico: un portico con una scala un tempo impreziosita da statue dentro nicchie e figure di Ercole, putti, trofei d’armi e maschere. Troviamo anche l’antico stemma, una lince contornata da una corona di alloro, che rappresenta l’Accademia dei Lincei, ovvero l’accademia scientifica più antica del mondo. Tra gli scienziati che la frequentarono ci fu anche Galileo Galilei. Vi segnalo anche la chiesa del Crocefisso del XVII e la chiesa di San Francesco del 1294, fuori dalle mura. Molte cose da fare ad Acquasparta: Il trekking sui monti Martani; qualche giorno di relax alle terme di Amerino, conosciute anche come “Terme di San Francesco” perché sarebbero state benedette dal santo nel corso di una delle sue visite.

 width=Eventi: il carnevale dei bambini con carri allegorici per tre domeniche consecutive dal 28 Gennaio a Domenica 11 Febbraio, la festa del Rinascimento nella prima quindicina di giugno con il “corteo dei doni”, protagonisti trecento figuranti in costumi seicenteschi, la festa del vino novello con degustazione di castagne e il presepe vivente nel periodo natalizio.  Non ci faremo mancare una sosta gastronomica. Puntate sui picchiarelli, pasta tirata a mano grande come una cordicella da servire con sugo piccante. E la pizza al testo, una torta salata di acqua e farina farcita con verdura e salsicce o prosciutto, cotta su un testo di ghisa. Da bere l’acqua minerale dell’Amerino, curativa fin dall’antichità per l’efficacia contro calcolosi, gotta e acidi urici.